……Ci hanno chiesto di essere pazienti e di rimanere a casa….. e lo stiamo facendo più o meno responsabilmente ognuno per quello che può o che riesce ma non è facile, non ci siamo abituati. Come si legge in molti social “…fate ciò che avete sempre rimandato in questo periodo…” a me, viene spontaneo pensare: che se l’ho rimandato è perché in realtà non ne avevo voglia…. questa è la mia “bambina interna” che risponde pensando all’Analisi Transazionale, in realtà ci sono molte cose che rimandiamo e che ho rimandato ma solo per la pigrizia di iniziare o di confrontarsi con qualcosa di diverso, si potrebbe iniziare a meditare, a rilassarsi con esercizi di Training Autogeno, far ginnastica o semplicemente star fermi, che non è così facile e così scontato…..siamo bravissimi ad allenarci per una gara, allenare la memoria, ma non siamo allenati ad ANNOIARCI. Annoiarsi significa, fermarsi, guardarsi intorno, fermarsi a riflettere a ciò che si è creato, ciò che si dà per scontato.
Quello che mi sorprende di più in questo periodo, leggendo sui social oppure le tante interviste in tv è la difficoltà di condividere spazi comuni con fidanzati, mariti e figli per un tempo così lungo. Quando ci siamo disabituati a stare veramente insieme e quanto questo ci disturba “perché non posso fare come mi pare”. Il tutto viene accentuato dalla paura, il timore di prendere il virus per se stessi ma anche per chi è intorno a noi. Non è sempre facile condividere la paura, il terrore per qualcosa che non si conosce così bene ma così facile da prendere.
Per questo motivo molti psicologi e psicoterapeuti si sono attivati personalmente con videochiamate, ma anche l’ordine ha creato un lista di professionisti disposti ha lavorare a distanza https://www.ordinepsicologilazio.it/; il CNOP (Consiglio Nazionale Ordine Psicologi) ha attivato psicologionline per trovare lo psicologo più vicino, https://www.psy.it/la-professione-psicologica-al-fianco-della-popolazione-italiana.html. Anche altre associazioni di volontari si sono organizzate con vademecum o consigli per gestire la paura, non farla diventare panico, la modalità giusta anche per parlare ai bambini del motivo per cui non si va a scuola e soprattutto perché non ha più la quotidianità delle attività….. Tra le tante associazioni mi sento di condividere il vademecum degli psicologi del CISOM, il corpo operativo dei Cavalieri di Malta https://www.cisom.org/news-2/covid-19-reazioni-psicologiche-e-vademecum-per-bambini/.
Condivido di nuovo la frase del CNOP:
Se pensi che la tua paura ed ansia siano eccessive e ti creano disagio non avere timore di parlarne e di chiedere aiuto ad un professionista. Gli Psicologi conoscono questi problemi e possono aiutarti in modo competente. Tutti possiamo avere necessità, in certi momenti o situazioni, di un confronto, una consulenza, un sostegno, anche solo per avere le idee più chiare su ciò che proviamo e gestire meglio le nostre emozioni, e questo non ci deve far sentire “deboli”. Non è debole chi chiede aiuto per aumentare le proprie risorse e quelle dei suoi cari.
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